On Mobility

Per la sesta edizione il Premio biennale Furla per l’arte 2007 ha designato l’artista Mona Hatoum come madrina del prestigioso evento. Oltre ad aver creato l’immagine grafica con la sua opera Routes, l’artista palestinese che opera a Londra ha intitolato la manifestazione On mobility affrontando una questione che muove le profonde dinamiche della vita contemporanea, sia positivamente che con risvolti più drammatici. Prima della Hatoum in questo ruolo hanno dato il loro contributo gli artisti Joseph Kosuth, Ilya Kabakov, Lothar Baumgarten, Michelangelo Pistoletto e Kiki Smith.
A partire dalla sesta edizione del Premio è stata offerta al vincitore, in questo caso Luca Trevisani, l’opportunità di trascorrere un periodo di tempo presso la residenza d’artista di un’importante istituzione d’arte. L’iniziativa ha messo ulteriormente in rilievo come il Premio Furla per l’arte stia cercando di espandersi su scala globale in un mondo dove i confini nazionali e transnazionali stanno scomparendo.
Istituito a Venezia nel 2000, il Premio Furla per l’arte nel 2007 ha coinvolto due giurie: la prima a livello nazionale ha selezionato i cinque artisti finalisti – Alice Cattaneo, Elenia Depedro, Nicola Gobbetto, Luca Trevisani e Nico Vascellari – mentre una giuria internazionale ha decretato il vincitore, Luca Trevisani.
Entrambe le giurie comprendevano artisti internazionali di alto profilo, direttori e curatori di musei. Le opere dei cinque finalisti sono state esposte alla Villa delle Rose, sezione del Museo d’Arte Moderna di Bologna.